In questo lungo post introduttivo vedremo passo per passo come si realizza un sapone artigianale con il metodo a freddo, a partire dalle norme di sicurezza irrinunciabili alla realizzazione del sapone.
Fare saponi artigianali e pieni di ingredienti buoni e` una grandissima passione che ho, che mi ha spinta ad aprire questo negozio su Etsy (clicca qui).
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INTRODUZIONE
Fare il sapone in casa non e` particolarmente difficile e regala grandi soddisfazioni. Possiamo creare, dopo aver fatto un po` di esperienza e di esperimenti, ricette che possono davvero soddisfare le esigenze della nostra pelle. Il sapone solido dura parecchio rispetto ai saponi liquidi e questi saponi artigianali non contengono parabeni, PEG, SLS ecc. Possiamo dare libero sfogo alla nostra creatività e realizzare prodotti artigianali e naturalmente unici.
Non e` necessario usare prodotti di altissima qualità per quanto riguarda i grassi perché tanto durante la saponificazione (tranne che la percentuale non saponificata a seguito dello sconto soda) perdono tali caratteristiche. Quindi non usiamo olio extravergine di oliva, costa molto e a parte la percentuale non saponificabile il resto saponifica e perde le proprietà. Usare ingredienti che hanno basso impatto ambientale e` invece un dovere (usare solo olio di palma Ecocert se proprio non possiamo farne a meno, ad esempio, anche se io suggerisco di non usarlo proprio... e` facilmente sostituibile!).
Dopo che abbiamo preparato il sapone ed abbiamo unito al nastro eventuali aggiunte agiamo abbastanza velocemente versandolo in uno stampo e coprendolo con pellicola trasparente e coperte: se perde calore potrebbe non completare la saponificazione e restare molle.
Chimicamente parlando, la saponificazione e` l`idrolisi di un estere in soluzione acquosa di NaOH (idrossido di sodio ovvero soda caustica) o KOH (idrossido di potassio) per dare un alcol ed un sale di potassio o di sodio di un acido carbossilico. La saponificazione e` una reazione esotermica, e libera dunque calore.
Dopo che abbiamo preparato il sapone ed abbiamo unito al nastro eventuali aggiunte agiamo abbastanza velocemente versandolo in uno stampo e coprendolo con pellicola trasparente e coperte: se perde calore potrebbe non completare la saponificazione e restare molle.
Chimicamente parlando, la saponificazione e` l`idrolisi di un estere in soluzione acquosa di NaOH (idrossido di sodio ovvero soda caustica) o KOH (idrossido di potassio) per dare un alcol ed un sale di potassio o di sodio di un acido carbossilico. La saponificazione e` una reazione esotermica, e libera dunque calore.
LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO
Indossare guanti, occhialini e camice prima di iniziare lavorare e` fondamentale per la nostra sicurezza. Indossiamoli prima di iniziare a lavorare e togliamoli a lavoro terminato (sapone versato nello stampo).
Assicurarsi che non ci siano animali e bambini nella stanza in cui ci accingiamo a lavorare.
Ricordiamoci che stiamo lavorando con una base forte che ha pH 13 e che dunque ha azione corrosiva e che emette vapori pericolosi. Evitare di spostare troppo la brocca contenente soda e acqua, lavoriamo su un piano di lavoro che sia sgombro e piano.
Indossare i guanti anche quando sformiamo il sapone dagli stampi e lo tagliamo. potrebbe risultare ancora aggressivo sulla pelle e causare screpolature, piccole abrasioni ecc.
La stanza deve essere ben aereata, i vapori emessi dalla reazione tra soda ed acqua sono pericolosi.
Ricordiamoci che stiamo lavorando con una base forte che ha pH 13 e che dunque ha azione corrosiva e che emette vapori pericolosi. Evitare di spostare troppo la brocca contenente soda e acqua, lavoriamo su un piano di lavoro che sia sgombro e piano.
Indossare i guanti anche quando sformiamo il sapone dagli stampi e lo tagliamo. potrebbe risultare ancora aggressivo sulla pelle e causare screpolature, piccole abrasioni ecc.
La stanza deve essere ben aereata, i vapori emessi dalla reazione tra soda ed acqua sono pericolosi.
OCCORRENTE
Soda caustica
Acqua distillata
Grassi (pesati in grammi e non in litri)
Aggiunte facoltative: oli essenziali, erbe in polvere, argille, spezie, miche, ossidi, puree di verdure ecc.
Frullino ad immersione
Spatole in silicone
Stampi ad esempio in silicone oppure in legno rivestiti con carta da forno
Bilancino di precisione (preciso al decimo di grammo)
Scottex per pulire
Cucchiai in acciaio inox
Pentole in acciaio inox
Brocche graduate in plastica resistente o Pirex
Termometro da cucina
Termometro da cucina
LA SCELTA DEI GRASSI
I grassi devono essere ben calibrati. I grassi insaturi (oli) ad accezione di olio di oliva e di cocco danno generalmente un sapone molle e vanno dunque calibrati con grassi saturi o combinato con altri grassi che non danno una consistenza molle: olio di cocco, olio di oliva o burro di karite (un grasso saturo) per esempio.
L`olio di cocco e` consigliato entro il 20% perché potrebbe seccare la pelle, tuttavia questa percentuale non e` da tutti rispettata. Chi ha la pelle sensibile, secca e/o delicata ne tenga conto.
L`olio di oliva può essere usato al 100% e se usato sopra il 70% unito ad altri grassi insaturi permette una buona tenuta del sapone.
Le caratteristiche di oli e burri le trovi qui.
Le caratteristiche di oli e burri le trovi qui.
Possiamo ad esempio fare:
400 gr olio di oliva
200 gr olio di colza
100 gr olio di cocco (o meno)
50 gr olio di riso
25 gr olio di ricino
Quella appena descritta non e` una ricetta e non ho fatto saponi usando queste dosi ma e` una linea generale per indicare più o meno come possiamo procedere in un dosaggio.
IL CALCOLO DELLA SODA
Prendiamo il peso di ogni grasso e moltiplichiamolo per la sua SAP. Questo procedimento e` essenziale per la buona riuscita del sapone e dobbiamo essere precisi alla sua pesatura.
La tabella con tutte le SAP la trovi qui.
Esempio con olio di oliva:
400 gr x 0.134 = 53.6 gr soda necessari per saponificare 400 gr di olio di oliva
Quando usiamo più grassi, esempio olio di oliva e olio di colza, sommiamo tra loro i risultati ottenuti:
400 gr x 0.134 = 53.6 gr
200 gr x 0.124 = 24.8 gr
53.6 gr + 24.8 gr = 78.4 gr di soda da usare
LO SCONTO SODA
Lo sconto soda e` generalmente compreso tra 5% e 8% ed e` una riduzione della soda dal sapone per renderlo meno aggressivo sulla pelle. Con lo sconto lasciamo che una parte di grassi non subisca la saponificazione. Calcolare lo sconto soda non e` difficile.
Lo sconto soda non si applica mai ai saponi da bucato.
Prendiamo come esempio i 400 gr di olio di oliva ed i 200 gr di olio di colza. Abbiamo visto che il totale di soda da usare era di 78.4 gr. Come applichiamo lo sconto?
Supponiamo di voler fare uno sconto del 6%.
78.4 / 100 = 0.784
0.784 x 6 = 4.7
78.4 - 4.7 = 73.7 gr di soda
IL CALCOLO DELL`ACQUA (DISTILLATA!)
Un altro semplicissimo calcolo: prendiamo il peso totale dei grassi e lo moltiplichiamo per 0.3
Quindi se usiamo 400 gr di olio di oliva e 200 gr olio di colza = 600 gr totali di grassi
600 x 0.3 = 180 gr di acqua da utilizzare
Al posto della semplice acqua possiamo usare un infuso o un decotto, oppure latte o succhi di frutta fatti in casa (perché meno zuccherini, troppi zuccheri potrebbero alterare la saponificazione). Il calcolo e` sempre lo stesso, ma attenzione perché infusi e decotti possono fare reazione con la soda.
PREPARAZIONE METODO A FREDDO (LINEE GUIDA)
Si unisce la soda all`acqua (mai il contrario onde evitare schizzi corrosivi), si mescola e la si lascia reagire. Si mettono in grassi in una pentola di acciaio inox e si mettono a scaldare sul fuoco. Con un termometro misuriamo la temperatura della soda e dei grassi: quando entrambi sono tra 38 gradi C e 45 gradi C uniamo la soluzione caustica ai grassi (mai il contrario). Mescoliamo con il frullino ad immersione finché non otteniamo il nastro. Raggiunto il nastro possiamo aggiungere oli essenziali, erbe essiccate, colori, profumazione, argille ecc. Mescoliamo ancora e versiamo negli stampi. Copriamo con pellicola di plastica e coperte e teniamolo cosi per 24-48 ore. Quando il sapone e` bello solido togliamo dallo stampo, tagliamolo se abbiamo usato uno stampo grosso e mettiamolo a stagionare.
PREPARAZIONE METODO TUTTO A FREDDO (LINEE GUIDA)
Metodo ancora più semplice dove sfruttiamo il calore generato dalla reazione tra soda ed acqua per scaldare i grassi. Si mescola la soluzione caustica fino a che non diventa limpida, trasparente, e la si unisce ai grassi. Si procede poi con il frullino ad immersione fino all`ottenimento del nastro. Raggiunto il nastro possiamo aggiungere oli essenziali, erbe essiccate, colori, profumazione, argille ecc. Mescoliamo ancora e versiamo negli stampi. Copriamo con pellicola di plastica e coperte e teniamolo cosi per 24-48 ore. Quando il sapone e` bello solido togliamo dallo stampo, tagliamolo se abbiamo usato uno stampo grosso e mettiamolo a stagionare.
AGGIUNTA AL NASTRO
Il nastro e` quella fase in cui il sapone e` addensato (simile alla crema pasticcera) e lascia una traccia. In base ai grassi scelti può essere più o meno denso. Il nastro può essere leggero, medio o molto denso in base a quanto abbiamo frullato il composto. Più il composto e` denso e più rischiamo pero` che si creino bolle nello stampo.
Al nastro si aggiungono oli essenziali, profumi, fragranze, colori, erbe essiccate, polveri, amidi, argille, puree (ad esempio puree di carote, di avocado, di fragole, di banana...) ecc.
Si possono anche aggiungere grassi, ma attenzione:
se abbiamo fatto lo sconto del 5% allora al nastro aggiungiamo massimo 50 gr di grassi ecc.
Al nastro non si aggiunge l`olio di ricino, potrebbe irritare la pelle e non fa schiuma.
Per ottenere più schiuma si aggiunge un po` di olio di ricino alla miscela di grassi iniziale, mai al nastro.
COME COLORO IL SAPONE?
Il sapone può essere colorato in diversi modi al momento del nastro.
L`uso di miche ed ossidi e` quello più "garantito", perché non perdono colore durante la saponificazione.
Colorare naturalmente il sapone non e` impossibile ma forse un po` difficile perché a volte la soda tende far a scolorire i colori (ad esempio il succo di mirtilli e di rapa perdono il loro colore).
- l`olio extravergine di oliva da un colore verdino-giallo al sapone.
- alcuni colori alimentari resistono alla soda e si possono usare per colorare il sapone.
- alcuni colori alimentari resistono alla soda e si possono usare per colorare il sapone.
- il decotto di salvia (che si usa all`inizio al posto dell`acqua) da` un colore giallino.
- la polvere di cacao rende il sapone profumato, dal marrone chiaro a scuro in base alla dose che usiamo.
- il carbone nero il polvere si usa per rendere il sapone da grigio chiaro a nero
- l`oleolito di iperico da` un colore sul rosso
- possiamo usare alcune spezie: curcuma, zafferano, cannella, curry
- le argille danno una colorazione delicata (rosa, verde, rossa, viola, blu, gialla, marrone, bianca, grigia)
- erbe tintorie in polvere
- nel caso dei succhi: il succo di carota rende il sapone di un bel giallo aranciato, quello di fragole di un bel rosa-rosso.
Nel caso delle carote: si usa il succo al posto dell`acqua o si sconta un po` di acqua per la soluzione caustica e poi al nastro si mette il succo in percentuale corrispondente a quanto scontato per la soluzione di acqua e soda.
Nel caso delle fragole: si sconta un po` di acqua per la soluzione caustica e poi al nastro si mette il succo in percentuale corrispondente a quanto scontato per la soluzione di acqua e soda.
Infusi e decotti: si usano per preparare la soluzione caustica (faccio l`infuso e vi aggiungo la soda)
- nel caso dei succhi: il succo di carota rende il sapone di un bel giallo aranciato, quello di fragole di un bel rosa-rosso.
Nel caso delle carote: si usa il succo al posto dell`acqua o si sconta un po` di acqua per la soluzione caustica e poi al nastro si mette il succo in percentuale corrispondente a quanto scontato per la soluzione di acqua e soda.
Nel caso delle fragole: si sconta un po` di acqua per la soluzione caustica e poi al nastro si mette il succo in percentuale corrispondente a quanto scontato per la soluzione di acqua e soda.
Infusi e decotti: si usano per preparare la soluzione caustica (faccio l`infuso e vi aggiungo la soda)
COME PROFUMO IL SAPONE?
Il sapone può essere profumato con oli essenziali, fragranze, essenze assolute, spezie e profumi.
Si aggiungono tutti al nastro.
LATTATO DI SODIO NEL SAPONE
Ingrediente facoltativo, mantiene la pelle a lungo idratata, funziona anche come agente tampone ed antibatterico ed aumenta schiuma e durezza. Inoltre diminuisce i tempi di stagionatura.
CITRATO DI SODIO NEL SAPONE
Si usa in concentrazione che va dall` 1% al 2% per chilo di grassi che usiamo nel sapone, sciogliendolo nell`acqua in cui verseremo la soda caustica (idrossido di sodio).
Rende il sapone più duro e ne previene l`irrancidimento, abbassa la durezza dell`acqua ed evita che si formi sulla superficie dell`acqua e nel lavandino una patina bianca, tuttavia il suo uso non e` obbligatorio.
ZUCCHERO NEL SAPONE
Si aggiungono tutti al nastro.
LATTATO DI SODIO NEL SAPONE
Ingrediente facoltativo, mantiene la pelle a lungo idratata, funziona anche come agente tampone ed antibatterico ed aumenta schiuma e durezza. Inoltre diminuisce i tempi di stagionatura.
CITRATO DI SODIO NEL SAPONE
Si usa in concentrazione che va dall` 1% al 2% per chilo di grassi che usiamo nel sapone, sciogliendolo nell`acqua in cui verseremo la soda caustica (idrossido di sodio).
Rende il sapone più duro e ne previene l`irrancidimento, abbassa la durezza dell`acqua ed evita che si formi sulla superficie dell`acqua e nel lavandino una patina bianca, tuttavia il suo uso non e` obbligatorio.
ZUCCHERO NEL SAPONE
Leggi qui tutte le informazioni che ti occorrono se vuoi aggiungere lo zucchero al sapone.
SALE NEL SAPONE
Possiamo aggiungere anche il sale da cucina (NaCl, cloruro di sodio) nel sapone, in percentuale 1% su 1 kg di sapone. Si fa sciogliere direttamente nella soluzione caustica (acqua, soda e poi sale, non viceversa).
Leggi tutto quello che occorre sapere qui e qui.
DOVE VERSO IL SAPONE?
Il sapone si versa negli stampi appositi che possono essere di silicone o in altro materiale. Il silicone e` flessibile e ci permette di rimuovere con grande facilità il prodotto finito.
Gli stampi rigidi vanno rivestiti con carta da forno, altrimenti sara` difficile rimuovervi il sapone una volta indurito.
Si possono anche usare tubi per le patatine (rimuovete la parte in fondo in alluminio), confezioni Tetrapack e vasetti di plastica.
SOLIDIFICAZIONE, TAGLIO E STAGIONATURA
Quando il sapone e` versato nello stampo deve essere lasciato a riposo e tenuto al caldo per 24-48 ore. Avvolgiamolo con la pellicola trasparente che si usa in cucina e con delle coperte o asciugamani.
Quando il sapone e` indurito si rimuove dallo stampo ed eventualmente si taglia a fette (se abbiamo usato grossi stampi). E` meglio indossare ancora i guanti durante questa fase. Il sapone sara` ancora morbido e possiamo anche timbrarlo con gli appositi timbri per sapone. E` meglio ungere leggermente il timbrino con olio (qualsiasi) per evitare che si appiccichi al sapone rovinando il disegno che stiamo imprimendo nel sapone.
A questo punto il sapone si mette su vassoi (possibilmente in legno o cartone) a stagionare in un luogo fresco per almeno 40 giorni.
A questo punto il sapone si mette su vassoi (possibilmente in legno o cartone) a stagionare in un luogo fresco per almeno 40 giorni.
La stagionatura e` la chiave per avere un buon sapone: bisogna armarsi di pazienza ed aspettare.
Salve a tutti, ho seguito la ricetta per il sapone di marsiglia, ho moltiplicato per 2 le seguenti dosi:
RispondiElimina- 1kg olio di semi vari
- 300 g di acqua
- 128 g di soda.
Volevo fare un sapone economico da bucato a mano.
Ho cambiato la marca della soda, è la prima volta che uso olio di semi vari.
Il raggiungimento del nastro è stato dopo 15 minuti, un nastro più liquido però che usando l'olio evo. Alzando il mixer sembrava lasciare traccia, quindi ho smesso di frullare.
Ho versato negli stampi, ad oggi, trascorse 24 ore, risulta ancora molle. Ho già fatto il sapone, e questa volta è la prima volta che non mi riesce, cosa può essere successo? Grazie anticipatamente
Buonasera, grazie per il commento e mi scusi se rispondo solo ora ma non ho un sistema di notifica dei commenti! L'olio di semi usato puro tende a lasciare il sapone molle, proseguendo con la stagionatura dovrebbe indurirsi un po' ma mai come quello che contiene anche grassi saturi.
EliminaSono lieta di seguire gli aggiornamenti, mi scriva pure! A presto!
Ciao e grazie x tutte le informazioni utili che condividi! Avrei una domanda tecnica per il citrato di sodio. Di solito uso il latte come liquido nella saponificazione.. se tolgo un tot alla percentuale di latte e la sostituisco con acqua è possibile fare il citrato di sodio con quel tot e poi aggiungere il latte e la soda previsti in ricetta??? Grazie in anticipo
RispondiElimina